Glossario
 
world artist
Antonio Romino

Via Figliola
S. Sebastiano al Vesuvio (Italia)


email: dollaro1944@libero.it
web: www.artantis.com
  Opere
 


MAGDALENA
etching on  canvas, 

 


W
mixed media on  alabastro, 

 


Y
mixed media on  canvas, 

 

 

Biography:

Antonio Romino è nato a Napoli nel 1948. Ha frequentato l'Accademia delle Belle Arti di Napoli, allievo di Brancaccio, ma si è poi formato nell'ambiente artistico di Roma dove ha vissuto alcuni anni frequentando assiduamente gli studi più rinomati della capitale degli anni '70.
Ritornato a Napoli si è stabilito definitivamente a San Sebastiano al Vesuvio dove tuttora vive e opera.

Curriculum vitae:

Cronistoria

1964: Giovanissimo, diede inizio all'attività artistica iniziando a partecipare con grande emotività alle varie manifestazioni artistiche proposte sin da allora nonostante un inevitabile figurativismo di base la sua tendenza alla ricerca tecnico-innovativa era in embrione.

1966: La grande emozione del giorno della prima premiazione in una manifestazione che segnò indelebilmente l'andamento di tutta la sua esistenza traghettandolo dall'orientamento scientifico a quello puramente artistico.

1968: Il suo spirito di osservazione, il caso o forse il destino gli fornirono un elemento fondamentale per la creazione di una nuovo stile pittorico consentendo in tal modo il passaggio dal figurativismo classicheggiante a una tecnica estremamente innovativa per quei tempi, una tecnica che aveva il potere di incantare il pubblico e anche gli artisti del tempo che, affascinati da quei colori (e anche dal successo nelle vendite) molto spesso lasciavano il loro modo usuale di dipingere per tentare di imitare questo nuovo modo di fare arte. Certamente oggi non provocherebbe più di tanto, ma, allora, alla fine degli anni '60, quando ancora non si parlava di arredamento moderno, quel tipo di pittura, semplice nella sua essenza, non passava mai inosservato. In effetti anche se allora non se ne rendeva conto, A. Romino aveva creato uno stile vero e proprio che fece il massimo dei suoi proseliti nelle scuole. Infatti " IL RILIEVISMO " fu adottato dagli insegnanti che per caso lo incontravano e lo proponevano alle scolaresche. Certo il Rilievismo che aveva creato il giovane pittore era basato su composizioni ricavate dalla pittura ad olio con effetti luminosi dovuti all'impiego di speciali porporine, comunque le tentate imitazioni con i più disparati materiali, anche se approssimative, erano pur sempre di un certo effetto e soddisfacenti per chi le eseguiva. Un episodio interessante che accadde in quei tempi all'allora scanzonato giovane pittore ebbe luogo a Venezia: era l'anno in cui il grande pittore spagnolo Mirò faceva parlare di se alla biennale, per una fortuita circostanza, il pittore A. Romino si trovava per diporto proprio in quella città e, poichè quando viaggiava era solito portare con se cavalletto e qualche quadro come ogni bravo " hippy " di quel tempo, lo espose proprio nei pressi dell'ingresso della Biennale al Lido, ovviamente senza volerlo, perché a quel tempo non si interessava ne di grandi mostre ne di pittori di gran fama. Ricorda l'interesse suscitato nei critici d'arte che lo notarono, e che, issando in alto le tele con grandi cenni di approvazione, mormorando continuamente il nome di Mirò...Mirò... gli diedero un appuntamento nello stesso posto per un ora successiva, dicendogli che avevano delle importantissime cose da proporgli. Ma cosa fece lo scanzonato pittore? Passati 5 minuti, vendette le due tele alla prima richiesta e, andò a godersi la bella Venezia. Col senno di poi, ricordando quell'episodio, si rende conto di quanto può essere matta la testa di un giovane, però, quest'episodio che poteva condizionare la sua esistenza, ora l'aiuta a comprendere meglio i giovani d'oggi.

1972: E' di quest'anno la sua prima personale di pittura alla Golden Brush di Silvio Godina (Via Chiaja) Per descrivere il successo strepitoso di questa esposizione mi rifaccio testualmente alle parole di Silvio Godina, il direttore della galleria che in un articolo su un giornale dell'anno successivo, in occasione del cambio del nome della galleria diceva: 1) " ...Cosa si augura per la nuova stagione? " Un altro Romino ". Antonio Romino, un giovanissimo pittore e scultore è stata la " stella " della passata stagione. Alla sua prima personale, riscosse un successo che raramente si verifica nella nostra città. " 2) " ...A questo artista e alla sua Van Gogh auguriamo tanti " Romino ". " Gli anni '70 - Lo videro protagonista sulla scena dell'arte, di successo in successo, raccogliendo molto pur avendo seminato poco, se fosse durata per sempre quella età d'oro avrebbe vissuto invano la sua vita, materialmente ricco ma infinitamente povero nello spirito. Ma, i suoi Angeli, gli Esseri di Luce che l'hanno accompagnato in ogni attimo della sua vita, lo costrinsero a seguire un percorso obbligato ponendogli innanzi tutte le difficoltà possibili che un uomo possa affrontare e, nel contempo lo illuminarono dandogli la certezza che ognuna di queste difficoltà potesse essere superata sempre, senza alcun avvilimento o disperazione. Una serenità spirituale che lo ha traghettato dal mero artigianato del pittore di un tempo all'uomo di pensiero, al filosofo, all'artista pieno che è oggi.

1980: Fu proprio nel 1980, che nacque la sua prima opera ricca di interiorità in ogni suo piccolo particolare. Negli anni precedenti aveva avuto modo di comprendere quante passioni erano racchiuse negli oggetti che spesso ci accompagnano per un'intera esistenza, e poi, facilmente vengono buttati via. Passeggiando una mattina sul litorale dopo una mareggiata, notava tanti piccoli oggetti disposti sulla sabbia che lo invitavano a raccoglierli e quasi ad ascoltare le tante storie che ogni singolo oggetto aveva vissuto: sembrava che avessero ancora tanto da raccontare e ancora recavano le emozioni di tante persone con cui avevano convissuto, tanti sentimenti umani di cui s'erano appropriati. Il MARE, il grande mare, la stupenda forza della natura li aveva disposti ai suoi piedi, come una storia già pronta da raccogliere e da destinare ad altri, un invito a cui il maestro non seppe resistere: raccolse gli oggetti e li portò nello studio, li dispose sul retro della tela come a significare l'importanza della priorità del CONTENUTO sulla mera FORMA estetica e li riportò a nuova vita dando inizio al suo primo lavoro di uno stile che ha definito POP-INFORMALE, uno stile che nel " revival " di questi ultimi tempi, gli sta riservando grandi soddisfazioni.

 

Ultimo aggiornamento: giovedì 27 Aprile 2006
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