Glossario
 
world artist
Luisa Bergamini

via Cracovia, 25
40139, Bologna (Italia)

tel. 051 467380
email: lorelay@quipo.it
  Opere
 


Abito modulare
acrilic on  paper,  50x40 cm, 1992

 


Cassettiera
acrilic on  wood,  100x70x8 cm, 1996

 


Senza titolo
mixed media on  wood,  38x26x6.5 cm, 1996

 


Sipario
collage on  juta,  35x50 cm, 1992

 

 

Biography:

Luisa Bergamini si è formata artisticamente compiendo studi presso l'Accademia di Belle arti di Bologna. Durante circa 30 anni di attività espositiva si sono interessati al suo lavoro artistico: C. Belloni, L. Bertacchini, G. Bonomi, L. Cavallari, C. Cerritelli, V. Coen, P. Deggiovanni, V. Dehò, E. Di Mauro, R. Forni, M. Manara, L. Marucci,
N. Menetti, R. Pasini, J. Pietrobelli, G. Pirazzini, M. Pozzati, F. Solmi,
R. Vitali.

RECENTI ESPOSIZIONI
_ 1987 _
«Costruzioni della memoria» – Studio Cavalieri – Bologna – a cura di C. Cerritelli
«Figure dallo sfondo» – Palazzo dei Diamanti – Ferrara – a cura di C. Marabini e D. Auregli
_ 1988 _
«Il canto delle sirene» – Galleria Civica – Taranto – a cura di F. Sossi
_ 1989 _
«Saloon 1990» – Grand Palais – Parigi
_ 1992 _
«Arte Fiera» – Studio Cavalieri – Bologna
«Open – Arte a perdere» – Centro Cultura Navile – Bologna – a cura di V. Dehò
«Percorsi» – Palazzo Datini – Prato – a cura di V. Dehò
«Percorsi» – Palazzo SS. Salvatore – S. Giovanni in Persiceto Bologna
Sala Fienile – Castel S. Pietro (BO) – a cura di V. Coen
_ 1993 _
«Arte Fiera» – Studio Cavalieri – Bologna
«Aspettando Godot» – Studio Cavalieri – Bologna
XXXIII Edizione «Premio Suzzara» – Mantova
«Open – Arte a perdere» – Centro Cultura Navile – Bologna
a cura di V. Dehò
«Loeuvre au noir» Galleria Fluxia - Chiavari - a cura di R. Vitali
_ 1994 _
«Letture d’architettura» - L’idioma – Ascoli Piceno – a cura di G. Bonomi
«Pelle d’Opera» – Severiarte – Bologna – testi di M. Manara – N. Menetti – M. Pozzati
XXXIV Edizione Premio Suzzara – Mantova
_ 1995 _
«Libri d’Artista a Bologna 1980-1995» a cura di G. Tucci
Sala Silentium - Bologna
_ 1996 _
«Orme di donna» – Studio Cavalieri – Bologna
_ 1997 _
«Carte in scatola» – Verifica 8+1 – Mestre – testo critico di R. Pasini
_ 1998 _
«Pittoscultura» – A. Battaglia Arte Contemporanea – Milano
1a Biennale d’arte Contemporanea - Palazzo Lucarini – Trevi
«Misteri dell’uomo: metamorfosi della vita» – Il Prato dei Miracoli – Pisa
«In forma di libro» – omaggio a G. Leopardi – Civica Galleria di Arte Moderna Gallarate.
_ 1999 _
«Il filo della memoria» – Circolo Artistico – Bologna
«Vent’anni alla ricerca dell’arte: Immagine, Parola, Musica» – Verifica 8+1 – Mestre
«Un colore in più» – Krizia – Milano
«Cassetti e scatole» – Biblioteca Comunale di Cassina de’ Pecchi – (Milano)
«Aperto e chiuso» Sala XC Pacifici – Forlì
«1999 e dintorni» – Case d’Arte Bologna
«Artissima» – Torino
_ 2000 _
«Mille in aria» - arte per il nuovo millennio – Monte San Vito (Ancona)
«Paesaggio perduto Paesaggio ritrovato» a cura di V. Zocca – Sala Fienile – Castel S. Pietro (Bologna)
«Il Giubileo e i suoi segni» – S. Paolo Maggiore – Bologna
«Andata e ritorno» – Galleria Graffio – Bologna
«Fuori stagione» - Villa Ghirlanda – Cinisello Balsamo (Milano)
«Di Ventidue, dieci» (dieci tarocchi editi da Pulcinoelefante) – Archivi del 900 – Milano
«Cesare Pavese – Tra mito e realtà» Sassetti cultura – Milano
«Inside» – Galleria SAV - Bologna - Spazio Arte Viandanti
«Inside» – Archivi del ‘900 - Milano
"Quel Libro nella mia vita" - Biblioteca rionale Affori - Milano
_ 2001 _
"Drawers" - Sipario Club - Bologna
"Exit 5 - Roberto Vitali" - Interno & Dum Dum - Bologna
"La Donna ieri e oggi - Villa Ida - Trezzano Rosa - Milano
"Materie e materiali" - Villa Mazzacorati - Bologna
"Mobile d'Artista - Ass. Spazio Arte totale - Chiesa S. Leone - Pistoia
"T. Shirt - Art - Exposition" - 1° edizione - mostra itinerante
"Gemellaggio Bo - Tolosa: Quando il mondo sarà un Giardino le città ne saranno i fiori" - Posta centrale - Bologna
" Pulcheria Arte 2001" - Palazzo S. Pietro - Piacenza
" World festival of art on paper" - Lubiana - ex Yugoslavia
_ 2002 _
"Nei cassetti della prospettiva" a cura di T. Trini - Museo Bargellini - Pieve di Cento - Bo
"Reciprocità di contenuti" Centro Civico Lame - Bologna
" Tre paesaggi della memoria" a cura di Valeria Vaccari - Circolo Bertold Brecht Milano
" Rassegna miniquadro" Circolo artisti - Modena
" 2001. Quale odissea?" Ist. D'Arte P. Toschi - Parma
" Ciclo, riciclo, triciclo" - segni d'arte fra il sociale e il ludico - Verbania
" Premio Suzzara" - 42° edizione

Curriculum vitae:

...Va dato merito, quindi, al lavoro di Luisa Bergamini, di sapersi con tenacia difendere e fruire in ambiti spesso importanti nell'attuale clima di confusione ed indifferenza. Le opere dell'artista bolognese si pongono su di una lunghezza d'onda sintonizzata in una dimensione analitica che potrebbe di primo acchito riportare alla memoria una stagione dell'arte cinetica non priva, in Italia, di personalità di spessore tuttora operanti. Non bisogna dimenticare che stiamo attualmente vivendo una fase storica tale da riportarci ad una ciclicità tipicamente «fine secolo». Quindi è fenomeno naturale e non forzato la citazione degli stili che hanno caratterizzato l'avanguardia novecentesca, dagli albori fino alla metà degli anni '70, purché la si sappia ricontestualizzare al «qui ed ora», dotandola di un surplus di senso tale da prefigurare ipotesi formali di un futuro ormai prossimo. Indubbiamente il lavoro di Luisa Bergamini è alieno da un certo meccanicismo dell'arte cinetica», ed è invece decisamente orientato verso una dimensione percettiva dove la proiezione immateriale del flusso di energia mentale appare, pur nell'indubbio rigore, attenuata dai limiti di un troppo severo pragmatismo, col tramite della giusta dose di ironia, peculiarità principe della via italiana al Concettuale, da intendersi in un'ampia gamma di possibili manifestazioni. Mi pare che la produzione dell'ultimo biennio abbia meglio precisato questa vocazione dell'artista ad una asciuttezza formale non azzerante l'esigenza fruitiva. L'oscillare, anche cromatico, tra pieno e vuoto, concavo e convesso, forme «chiuse» ed «aperte», trova sintesi efficace ed originale nella serie caratterizzata dalla comparsa di un più definito elemento stereotipo, il cassetto, o teca che dir si voglia. Elemento non ridotto alla «secondarietà» totale di oggetto decontestualizzato ed innalzato linguisticamente, ma mediato dall'intervento «primario» dell'artista. In una prima serie di opere i «cassetti» venivano proposti in un recinto modulare bidimensionale con un'alternanza vagamente «optical» di bianchi e neri, oppure incastrati a parte in una occupazione ambientale dello spazio. Da ultimo, con mossa senz'altro raffinata e tale da arricchire il progetto di ulteriori indizi di personalizzazione e riconoscibilità, Luisa Bergamini ha introdotto un elemento di raffreddamento dell'immagine, accentuando per apparente paradosso il livello di primarietà....

Edoardo Di Mauro, marzo 1999 - da "INSIDE"

 

Ultimo aggiornamento: mercoledì 18 Giugno 2003
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