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Babele Magazine


La mappa della galleria


COLLETTIVA
Paolo Avanzi e Claudio Semino
Inaugurata il 17 Aprile 2004


LIBERTA', 17 Aprile 2004
Due artisti da Babele Arte

Babele Arte Gallery (via Roma 228, Piacenza) inaugura oggi alle 17 la mostra collettiva di Paolo Avanzi, artista milanese, e Claudio Semino, genovese. La collettiva inaugura la stagione espositiva 2004 di Babele Arte Gallery, che vedrà come di consueto la presenza di artisti italiani e stranieri. La mostra resterà aperta fino al 5 maggio. Orari: tutti i giorni dal martedì al sabato dalle 16 alle 19 (esclusi festivi).


LA CRONACA DI PIACENZA, 17 Aprile 2004

Nuova stagione di mostre alla Galleria Babele Arte

Si inaugura oggi alle 17, negli spazi della Galleria di Babele Arte, via Roma 228, la mostra collettiva di Paolo Avanzi, artista milanese e Claudio Semino, artista di Genova. la mostra inaugura la stagione espositiva 2004 di Babele Arte Gallery, che vedrà come di consueto la presenza di numerosi artisti appartenenti al panorama dell'arte italiana ed internazionale.


LA CRONACA DI PIACENZA
, 21 Aprile 2004
di Roberta Suzzani

Paolo Avanzi e Claudio Semino in mostra allla Babele Arte Gallery
Materiche forme che giocano col surreale

Informale, surreale. L'uno non equivale all'altro, ma un filo comune fra queste due forme d'espressione, una linea sottile che, come fosse ago e filo, le unisce, le sposa, le "cuce" l'una accanto all'altra creando fra loro una simbiosi inaspettata, esiste.
E' questo che accade negli spazi della galleria d'arte contemporanea Babele Arte Gallery che, per riaprire la stagione espositiva, ha scelto l'opera di due artisti tra loro differenti, ma che trovano un percorso comune nell'amore per un'arte che sia più materica, più tattile che concettuale. Paolo Avanzi e Claudio Semino sembrano due facce della stessa medaglia.
L 'uno, il primo, poliedrica personalità artistica capace di passare con disinvoltura dalla scrittura alla psicologia, alla pittura-scultorea, ha trovato nella sperimentazione materica - nell'arte che si tocca - la più alta e completa espressione della sua "necessità" di comunicazione.
Dialogando alla maniera Burri e Fontana, con un risultato grafico che sa della gestualità di Pollock, Paolo Avanzi lavora principalmente con la plastica, in particolar modo il cellophane. E' la duttilità, la malleabilità la componente che affascina l'artista.
Il cellophane diventa per Avanzi simbolo della condizione esistenziale nel mondo contemporaneo. La plastica viene quindi sottoposta a processi di combustione, e succesivamente trattata con vernici, smalti, acrilici, sabbie. Ne derivano opere che sono lo specchio opaco di un universo conosciuto, ma al contempo estraneo, forse quello interiore dell'artista, forse quello esteriore, forse entrambi.
Espressione di un "sé" con l'iniziale maiuscola è anche quella che si trova nella produzione di Claudio Semino, artista genovee la cui pittura si incarna in corrette narrazioni di un racconto che sa di favola.
<<Nella mia opera cerco di infondere un po' della mia sensibilità, con quell'ironia che la vista ci riserva, con quel senso metafisico che ci accompagna, con il surreale che si nasconde e si insinua in molte situazioni, con l'amore per quei maestri e con quei colori che si accendono nella mia mente come flash-back della memoria e come tali si fissano sul supporto pittorico>>.
E' così che nascono dipinti originali in cui la linea pulita ed essenziale che ha il sapore del disegno di Giotto, si miscela all'intonazione ambientale di Chagall. I colori accessi e puri, le prospettive semplici ed efficaci contribuiscono a creare un'immagine nitida e chiara che non lascia spazio all'ambiguità, per lo meno visuale, perchè l'ambiguità, "morale" rimane e gioca con la fantasia dello spettatore.
Paoloa Avanzi e Claudio Semino. Babele Arte Gallery; via Roma 228.
Fino al 5 maggio, orari di apertura: tutti i giorni dal martedì al sabato dalle 16 alle 19. Chiuso: lunedì e domenica.


CORRIERE PADANO 23 Aprile 2004
di Elisa Bozzi

Alla Babele Arte Gallery in mostra le opere dei due artisti
Avanzi e Semioo: due modi di fare arte

La stagione espositiva 2004 della Galleria Babele Arte (via Roma, 228) è inaugurata dalla mostra collettiva di due artisti italiani: Paoloa Avanzi e Claudio Semino.
Avanzi nasce a Rovigo, ha una formazione molto vasta che va dagli studi classici, alla musica, alla laurea in psicologia. Partecipa come pittore a numerose mostre personali e collettive in Italia e all'estero, ma la sua produzione non si limita alle arti visive, essendo acnhe un apprezzato scrittore di romanzi e racconti. In galleria si possono ammirare alcune delle sue opere più recenti e significative, realizzate con tecniche miste. L'esuberanza materica è qui segno di entusiasmo e di consapevolezza. Di particolare interesse la serie delle "frantumazioni", realizzate con i materiali più moderni, che legano l'artista indissolubilmente al suo tempo. Ecco allora un'esplosione di plexiglass, di digital painting, di colori che variano enormemente da un'opera all'altra all'interno delle quali viene trascinato lo spettatore. Il movimento parte dal centro per espandersi verso l'esterno e la razionalità della materia dell'opera si scontra con le razionalità del pensiero dell'artista.
Il secondo pittore, Claudio Semino, crea contrapposizione netta col primo, che ben si rispecchia nelle sue stesse parole: "...nella mia opera cerco di infondere un po' della mia sensibilità, con un po' di qull'ironia che la vita ci riserva, con quel senso metafisico che ci accompagna, con il surreale che si nasconde e si insinua in molte situazioni, con l'amore per quei maestri e con quei colori che si accendono nella mia mente come flash-back della memoria e come tali si fissano sul supporto pittorico". Di formazione prettamente artistica e con un'attività espositiva incostante l'artista gioca principalmente con ccontinui rimandi alla tradizione e con ironiche rivisitazioni di essa. Si riconoscono influenze rinascimentali e gotiche nell'utilizzo dei fondi a foglia d'oro, delle architetture riconoscibili come il campo dei miracoli di Pisa, dei gigli, simboli della città di Firenze, che di quella cultura artistica fu la culla. Omaggia la pittura di Giotto nel dipinto "Buonanotte mastro Giotto", riproponendo il plasticismo degli affreschi del maestro in un contesto però innaturale e metafisico, richiama i ritratti principeschi in "Aspettando la luna", reinterpreta i trittici religiosi medievali in "La reliquia", dove al posto dei santi raffigura due oche e la reliquia centrale è una piuma. E ancora i pennuti sono ancora protagonisiti della scena dal titolo "Noli me tangere" che ricorda la Pala di Brera di Piero della Francesca per la presenza di un uovo appeso al soffitto, che incombe sulle loro teste. Il simbolismo dell'artista è strumento per esemplificare la realtà e restituirla sotto una nuova luce più vera ed autentica, ma mai misteriosa o inquietante, piuttosto invitante ad una serena riflessione sulla storia.
La mostra rimarrà allestita sino al 5 maggio 2004 e sarà visitabile dal martedì al sabato dalle 16 alle 19 (esclusi festivi).


LIBERTA', 4 Maggio 2004
di Fabio Bianchi

In mostra da Babele arte gallery
L'informale di Avanzi, il mistero di Semino
Stili e personalità differenti

Dopo una breve “pausa di riflessione” riprendono le esposizioni a Babele arte gallery con il rovigino ma residente a Milano Paolo Avanzi (1958) ed il genovese Claudio Semino (1951). Difficile da comprendere e valutare la produzione, gestuale e polimaterica, di Avanzi: in gran parte acrilici e smalto su tavola con plexiglas, sabbia, plastica e stucco, riprendono libertà ed esuberanza della miglior action painting, furore iconoclasta di Tobey, agitazione e convulsioni di Vedova, talvolta elementarismo grafico di Capogrossi. In un delirio creativo esprimono irrazionalità assoluta (“Ocean - 3 sectors”), velocità e dinamismo, percezione transitoria e fugace della realtà (“Double plot”).
Simbolico rifiuto dell'arte tradizionale senz'altro ma anche consapevolezza che l'arte moderna mai più potrà perorare rigore e perfezione formale (“Riflessioni simboliche”). Il piano stesso è frantumato su più livelli, la densità materico-coloristica è portata ad un livello tale di parossismo che è ormai impossibile discernere qualsiasi emblema umano (“Sorgenti metropolitane”, “Volto di donna in frantumi”). L'arte contemporanea è sempre più vortice (“Frantumazione in b/n”), deflagrazione (“Frantumazione policroma”) e caos primordiale (“Frantumazione blu”). Semino è artista arguto ed ironico, a volte tagliente e nelle sue opere, tutte olio su tela, troviamo un universo intrigante e curioso con, sapientemente mescolati, lo spirito giocoso di Mirò (“Noli me tangere”), certi ineffabili ma pensosi spunti di Chagall (“I colori del pensiero”), la divertita ironia di Tadini (“L'anticonformista”), l'irriverenza di tanta Pop Art, europea ma anche americana. Compie un'operazione dissacratoria (“Cattedrale IIa”) e beffarda (“Nudo disteso”) comunque fantasiosa ed eccentrica (“Il cacciatore di comete”): smonta composizioni tradizionali per poi, delicatamente, riassemblarle in modo apparentemente svagato, pittoresco, paratattico cioè senza impegnative sintesi figurative, sovrapposizioni di concetti o intersezioni di valori ma sempre in modo allegro, ludico, forse scanzonato, con colori vivaci.
Semino indaga dall'interno certa grande pittura per comprendere fino a che punto si può demistificare (“Buonanotte mastro Giotto”) o ironizzare (“L'adorazione della reliquia”) sulla moderna società dei consumi, sull'incontrastato dominio della pubblicità, su qualsiasi livello del patinato mondo dello spettacolo.
Contrapposizione di stili e personalità, dunque, come metodo e cifra di lavoro di Babele arte gallery: con Avanzi attrazione per l'informale ma anche ripugnanza per realtà assurde e contraddittorie quindi impraticabili all'uomo; per Semino arte e vita sono mistero, alternativamente infinita poesia ed oscuro enigma ed al genere umano rimangono, allora, poche certezze, molte consolazioni, qualche sogno.
Paolo Avanzi e Claudio Semino. Babele arte gallery, via Roma n. 228, Piacenza, tel. e fax 0523/324729. Orari: da martedì a sabato 16-19, chiuso domenica e lunedì. Fino al 5 maggio.

L'evento inoltre viene segnalato quotidianamente sul Taccuino Piacentino di Libertà.

La mostra è stata segnalata su:

www.teknemedia.net

www.stefanotorre.it

www.arte.go.it

www.inmostra.net

www.sussidiario.it

www.viavai.com


 

 




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